2 OTTOBRE 1922: IL VIAGGIO CHE PORTÒ I SALESIANI A PERUGIA

franco mezzanotte

PADRI, MAESTRI ED AMICI DEI GIOVANI

Era il 2 ottobre del 1922, festa degli Angeli Custodi, quando alla stazione di Fontivegge, provenienti da Roma, giunsero i tre salesiani destinati ad aprire un’Opera a Perugia. Essi erano Don Giuseppe Vanella di anni 43; Don Antonio Cavoli di anni 34 e il giovane chierico Antonio Vidili.

I tre salesiani erano accompagnati dall’Ispettore Salesiano Don Francesco Tomasetti e dall’Economo ispettoriale Don Sigismondo Pochini. Alla stazione li attendeva una rappresentanza del clero e con essa, unico laico, il giovane Giovanni Mignini. Dopo il benvenuto furono condotti in Curia. In quel tempo la sede arcivescovile era vacante perché Mons. Giovanni Beda Cardinale O.S.B. era stato promosso alla Nunziatura apostolica della repubblica argentina. Egli si era adoperato per affrettare la venuta dei salesiani, preparandone il terreno con l’apertura dell’Istituto Penna Ricci il 1 maggio di quell’anno e con l’affidare la responsabilità amministrativa a Mons. Alfredo Mignini, direttore dei Cooperatori Salesiani.

Fu proprio Mons. Mignini ad accogliere con il Capitolo dei canonici i Salesiani. Quella mattina fu memorabile, piena di cordialità, tanto che Mons. Mignini volle trattenere a mensa gli ospiti.

Nel pomeriggio con il passaggio dei poteri, avvenne la consegna ufficiale dell’Istituto Penna Ricci e la direttrice Bovini Maria Jole fu ben lieta di presentare ai salesiani i ragazzi che essa insieme ad altre signorine intratteneva per il doposcuola, una trentina circa, fra cui molti orfani di guerra.

A sera i tre confratelli salesiani si ritrovarono insieme per pregare, più che per programmare. Un cammino nuovo si apriva per loro, pieno di incertezze e difficoltà. Anche Don Bosco aveva iniziato così, confidando non su mezzi umani ma sull’aiuto di Dio e della Vergine.

Un’alba nuova stava per spuntare per la gioventù di Porta S. Angelo.

Nella foto: Prof. Franco Mezzanotte al Penna Ricci, 2 ott. 2020