RIASSUMENDO IL 2020 ALL’ISTITUTO DON BOSCO

DB QUINTALIANI 2020

TESTIMONIANZE

Esempi di straordinaria generosità
“L’anno 2020 se ne va lasciando un pesante fardello di ricordi dolorosi indotti dalla pandemia da Covid-19. La sofferenza da sopportare è stata determinata certamente dalle fatiche oltre il limite del personale sanitario per far fronte ad una emergenza cui era solo in parte preparato, dalla solitudine e smarrimento dei malati, degli anziani e delle famiglie, e dalla morte di tante persone in totale isolamento. Accanto a questo scenario va aggiunto il crollo delle certezze sociali con l’aumento drammatico della povertà assoluta nella popolazione. In una situazione tanto grave sono emerse nel nostro paese delle energie positive straordinarie che hanno saputo dar forza e sostegno ad un sistema che stava per crollare. Mi riferisco a due categorie della nostra società: tutto il personale sanitario, con esempi di straordinaria generosità sino all’eroismo, e le associazioni di volontariato nelle sue varie espressioni”.
Dott. Fausto Santeusanio. exallievo e medico

Verso il “giorno degli abbracci”
“In generale, la cosa più faticosa di quest’anno è stato l’isolamento che ci ha portato a stare lontano da chi amiamo e a fare i conti con una tragedia che non conoscevamo che ci ha sconvolti e lasciato attoniti mettendo a nudo la nostra fragilità. Come Coordinatrice, la cosa più brutta è il silenzio delle nostre aule e dei nostri laboratori. La cosa più bella è stata poter accogliere al Centro professionale Casa del Ragazzo i nuovi ragazzi, segno che la vita continua. Quando potremo, mi piacerebbe fare una grande festa con tutti i ragazzi e le ragazze del nostro Centro e, in un Buongiorno speciale, dare loro voce per ascoltarli e istituire ufficialmente il “giorno degli abbracci“.”
Nicoletta Marongiu, coordinatrice CNOS Foligno

Riconoscente per le persone accanto
“La cosa più faticosa di quest’anno è stata la lontananza dagli allievi, dalle loro espressioni emozionali e dai momenti di convivialità. Dobbiamo essere riconoscenti perché avere una famiglia o delle persone accanto che la rappresentano ci aiuta a superare le difficoltà. Guardiamo al futuro con fiducia e speranza per una rinascita”.
Federico Massinelli, coordinatore CNOS Marsciano

Quando sono debole è allora che sono forte (S. Paolo)
“Ci siamo accorti di quanto siamo fragili, di quanto è importante la solidarietà di quanto siamo collegati gli uni agli altri, veramente una sola umanità, veramente tutti figli di Dio. Buon anno di tutto cuore”.
Elvisio Regni, direttore generale CNOS Umbria

La missione educativa è il nostro obiettivo
“La cosa più faticosa dell’anno 2020 è stata l’interruzione del rapporto umano con i nostri giovani. La cosa più bella dell’anno 2020 è stata l’esperienza del Campus Estivo di Giugno-Luglio. Il mio augurio per l’anno nuovo è di riprendere al più presto l’attività e riprendere con rinnovato impegno la nostra Missione educativa per e con i giovani”.
Lanfranco Papa, presedente PGS

Continueremo con più fedeltà
“In questo periodo di pandemia la cosa più faticosa è stata mantenere i rapporti e di conseguenza l’unità del gruppo con evidente nocumento allo spirito di famiglia. La cosa positiva: grazie alla lettura delle cronache della Casa salesiana abbiamo rafforzato la consapevolezza di appartenere ad una grande Famiglia che ha fatto e fa tanto bene alla nostra città, facendo aumentare in noi lo stimolo a continuare fedelmente sulla strada intrapresa. Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco ci aiutino ad alimentare lo spirito di appartenenza e crescere in formazione e in adesioni”.
Germana & Mario, Cooperatori

Foto: “Istituto Don Bosco”, opera realizzata dal maestro Francesco Quintaliani